Territorio
22/10/2022
“BCC Calabria Ulteriore e Fondazione Zaccheo nuovamente insieme per educare i ragazzi alla gestione del denaro e combattere l’usura”

Diffondere fra i più giovani una educazione finanziaria, per renderli cittadini più consapevoli ed evitare che in futuro cadano vittime di uno dei reati più odiosi: l’usura. Questo il senso del progetto della Fondazione antiusura Zaccheo con la collaborazione di alcuni istituti finanziari fra cui la Bcc Calabria Ulteriore, nata ad aprile dalla fusione di quattro precedenti Bcc e che oggi rappresenta uno dei maggiori poli bancari del Sud.

L’accordo, che si rinnova per la terza volta, è stato presentato proprio nella sala delle conferenze dell’istituto a Crotone.

«Uno dei primi atti che abbiamo fatto come Cda - ha spiegato Sebastiano Barbanti, presidente della Bcc Calabria Ulteriore - è stato non solo rinnovare la convenzione con la Fondazione Zaccheo, ma anche ampliarla. Quindi non solo il sostegno a chi è vittima di usura o ha difficoltà di accesso al credito, ma anche la parte dell’educazione finanziaria».

Questo perché, ha spiegato il Presidente, si parla molto ad esempio di inflazione, ma sono pochi gli italiani che sanno l’effetto di questo fenomeno sulla massa monetaria. «L’ignoranza su tematiche finanziarie - dice Barbanti - espone oggi a molti rischi, considerando che sul mercato non ci sono più asset sicuri, anche i vecchi Bot, oggi, presentano rischi. Il progetto ci è sembrato in perfetta sintonia con il Dna del nostro istituto e con i principi solidaristici che lo animano nel solco dell’insegnamento di don Carlo De Cardona che mise insieme contadini e artigiani e li ha fatti cooperare fra loro. Io amo parlare non di banca del territorio, perché questa parola rimanda a limiti geografici oggi privi di senso, bensì di banca di comunità, uno strumento a disposizione di un insieme di persone che ha in comune la condivisione di alcuni principi e valori. Fra l’altro c’è anche la legge che impone a noi Bcc di reimpiegare il denaro laddove questo viene raccolto».
L’attenzione al territorio è quindi una prerogativa della Bcc. Non a caso Barbanti parla di “rating umano” «Non c’è un computer ad 800 km di distanza che ci dice se erogare o meno un prestito - spiega Barbanti - certo anche noi abbiamo i nostri parametri, il nostro algoritmo, ma aggiungiamo sempre un qualcosa in più che è l'ascolto della persona, l'attenzione alla sua storia e alle sue esigenze».
E in che modo il protocollo sottoscritto può incidere sul territorio, lo ha spiegato Benedetto Proto, Vice Presidente della Fondazione antiusura Zaccheo. Una fondazione che esiste da 26 anni, nata grazie all’intuizione di Monsignor Giuseppe Agostino, indimenticato vescovo di Crotone. I numeri sono impressionanti, ma quel che colpisce sono strumenti come il fondo di solidarietà che garantisce prestiti fino a 3000 euro senza nessuna garanzia a chi ha difficoltà, prestiti che poi vengono restituiti con rate di 50 euro al mese. «La cosa straordinaria - ha detto Proto - che le sofferenze sono bassissime, quasi tutti riescono a pagare il debito. Questo vuol dire che bisogna dare un’opportunità alle persone e che le valutazioni che fa in prima battuta la Fondazione e poi gli istituti di credito partner funzionano».
Dopo i saluti del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha invitato tutti a porre l’attenzione sulla povertà che negli ultimi anni ha raggiunto livelli di guardia e quelli di Mons. Angelo Raffaele Panzetta, vescovo di Crotone-Santa Severina, è toccato a don Giovanni Barbara ripercorrere brevemente la storia della Fondazione dove la garanzia sui prestiti è l’ultimo passaggio di un percorso più ampio che parte dall’ascolto delle persone.
Ma parlavamo del progetto di educazione finanziaria, rivolto alle scuole superiori. In cosa consiste? Gianluca Vumbeca, coordinatore del progetto, lo ha spiegato in quattro parole. La prima è la tecnica, quindi la spiegazione di concetti base dell’economia.La seconda è l’etica; la terza sono gli esperti coinvolti nel progetto che hanno diverse estrazioni, non solo economisti ma anche sociologi, psicologi in modo da affrontare da diversi punti di vista il tema della gestione del denaro. L’ultima, ma la più importante, è fare rete. Nel progetto sono infatti coinvolti non solo gli istituti bancari e la fondazione, ma anche il movimento dei Focolari. Un progetto che sta riscontrando grande successo, come dimostrato dalla testimonianza di Antonio uno dei ragazzi che vi ha partecipato e dalle parole dei dirigenti scolastici Antonio Santoro, del liceo ”G.V. Gravina” di Crotone,  e dai suoi docenti. Ad impreziosire l’incontro anche i contributi di Adriano Pirillo, ispettore Digos di Crotone e Rachele via, assessore Istruzione e Cultura del Comune di Crotone.